Un brusco risveglio...

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elfonico
Novellino
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Iscritto il: 15 giu 2013, 21:20

Un brusco risveglio...

#1 Messaggio da elfonico »

Quello che segue è il rapporto di un’esperienza.

Buio, avevo chiuso gli occhi e il mal di testa finalmente mi aveva dato tregua, probabilmente il piacere dell’esser libero da quella tensione mi aveva fatto dormire a lungo.

Un suono… non abbastanza lungo dal tirarmi via dal sonno… l’avevo sentito, ma avevo preferito rimanere lì, immobile, in quel torpore.

Di nuovo… un suono… stavolta però insistente, la tromba apro gli occhi, ho un moto la riconosco è la tromba degli avvisi importanti, spesso di guerra, mi alzo, i miei occhi sono sgranati, cerco di mettere a fuoco la situazione.

“Entra!” - urlo, le porte spalancandosi lasciano entrare lui, un messaggero, vesito di tutto punto è quasi insignificante, minuto come tutti i messaggeri che devono correre veloci a cavallo, ma lo stemma che l’accompagna, riconosco l’immagine e scatto quasi sull’attenti, si avvicina e apre bocca -“Mi manda il potente Elfonano, signore delle terre a sud…” - borbotto, con la voce ancora impastata di sonno - “conosco i tuoi colori… cosa accade?”

“Sono sovrano da poco”, “sono sovrano da poco”, sono sovrano, da poco, si ripete continuamente nella mia mente, ho servito, a lungo al fianco del valoroso Asterix, protetto dal potente Steve delle terre di mezzo, ma la guerra, la guerra è qualcosa che non mi appartiene.

Il messaggero articola le parole “Il potente Elfonano la invita a schierare le truppe…è tempo di partire… L’immenso Steve… Mostri disumani… orde...” - lui continua a parlare ma io non sento, la sua voce diventa lontana mentre nella mia mente “sono solo un negoziante, sono solo un affarista, le truppe, la guerra, cazzo… ”.

Rimetto a fuoco la situazione, riguardo lui, viene dalle terre del sud, ha viaggiato a lungo, ora non parla, è lì che mi guarda con il rotolo avvolto nelle mani - “ti ringrazio, fermati qui per stanotte, ti sarà dato cibo, una stanza per riposare e … potrai andare in paese stasera, c’è festa.”.

Nei miei regni è festa quasi sempre, è così che ho tirato su fino ad ora, organizzando feste e invitando a venire la popolazione delle città vicine, conosco l’animo umano, e quel che offro loro è sufficiente a fargli accettare di lasciarmi tutti i loro soldi prima di andare, così mentre loro si arricchivano di felicità, con le belle ragazze che mi assicuro girino sempre, io riuscivo a tirare su perle nere e prendere parte ai tavoli dei potenti; ma la guerra, la guerra non m’appartiene.

Così mentre di sicuro il messaggero si divertiva io ero lì a consultarmi con chi di guerra ne capiva e sapevo che, qualsiasi cosa avrei trovato, sarebbe stata più grande, più forte, e più dura di quel che potevo offrire, un solo pensiero mi aiutava a tenere la lucidità e non cedere all’orrore, un solo pensiero, “Non sarò lì da solo, sarò lì al fianco di Steve.”.

Interrompe il pensiero una voce femminile “Sovrano, i cavalli sono pronti, l’eroe l’aspetta.”

Faccio un cenno a tutti, che capendo lasciano la stanza, chiudendo rumorosamente la porta dietro di loro, la guardo, è bella, cazzo quanto è bella, la trovai in un campo, figlia di contadini, il padre un brav’uomo offrì alle mie truppe accampate vicino alla terra che coltivava, probabilmente l’intero suo raccolto di verdure, con il quale contrastammo il freddo preparando un minestrone, e fu lei, a fare l’alchimia con le spezie e renderlo qualcosa di magico.

“Tornerai vero?” - la sua voce prima sicura e informativa ora, femminile e bisognosa d’esser rassicurata, i suoi occhi sgranati - “sto parlando con te, tornerai vero?” - mi da un pugno sul petto, ma io continuo a guardare quel suo faccino, continuo a guardare in quei suoi occhi, avanzando mentre lei si avvicina alla parete - “hey!!” - le metto una mano alla gola, tenendola con le spalle nel muro e le dico, “aspettami qui, quando torno voglio trovarti nella mia stanza” - continuando a guardare in quei suoi occhi - “e smettila di parlare.”


Salto a cavallo con i miei, diretto nelle terre di mezzo, lì in quella piccola cittadina che fondai nei regni di Steve.


Buio, la cittadina fuori è illuminata a torce, dentro niente feste, niente musica, niente, solo silenzio, si trova tra le montagne di roccia, una città di scienziati, precedentemente usata anche per l’esplorazione nel torneo, ora riconvertita all’addestramento militare, ma una città fredda, nulla a che vedere con i piaceri della vita.

La porta si apre lasciandoci entrare, guardo il reggitore che al solito tiene tutto in ordine, mai che mi dicesse “sovrano abbiamo un problema di cui parlare”, un tipo apposto, pronto a darmi in numeri degli addestramenti, pronto a parlare delle scienze, lo fermo dicendogli - “pensieri oscuri attraversano la mia mente in questo momento, per favore, fammi preparare la stanza e qualcosa da metter in pancia” - capisce, china la testa e s’allontana.

La stanza è comoda, questo palazzo ha tante storie da raccontare, negli anni addietro ci ho passato tanti bei momenti, mi appoggio sul letto e mi lascio andare, presto sarà ora di incontrare Steve.



Steve è lì, in mezzo ai suoi uomini, protetto e chiuso, molti nemici con la faccia di amici, in queste terre fidarsi è bene non fidarsi … meglio.

Mi avvicino e non faccio in tempo a presentargli i numeri delle mie truppe che lui - “Parti.” - lo guardo cercando di protestare ma lui come se già conoscesse i miei pensieri - “Non è necessario che tu mandi il tuo esercito, lascialo qui a riposare, il mio esercito penserà ad abbattere quelle orde, manda avanti il tuo eroe… “ - lo guardo - “... Parti.”

Non è semplice non obbedire, ho sempre ricevuto protezione, sono certo parli per il mio bene.

Do un cenno con la mano e il mio eroe parte, dietro di lui un esercito immane, le trombe di guerra stavolta riempiono l’aria, Steve guarda avanti, poi si volta lentamente e fa un cenno ad un omino piccolo, un altro messaggero di Elfonano, aspettava solo il cenno per cominciare a parlare “Il potente Elfonano, sovrano delle terre del sud, ha stimato grazie alle sue spie, ai suoi veggenti, alle sue previsioni, gli esiti della battaglia…”, Steve sorride e alza il guanto, il messaggero comprendendo viene al dunque - “Il potente Elfonano dichiara, sarà vittoria.”

Esplosioni riempiono l’aria per ore, il fumo si alza dalle rovine in ombre rosse danzanti, poi… silenzio. In me il timore di non veder tornare il mio eroe, In me la paura di non vedere più i miei portatori. Uomini che nonostante la semplicità amo come il mio esercito.

Quando la notizia era arrivata dubbi e pensieri mi assalivano, ora ero solo fiero, fiero di un’alleanza, fiero di queste amicizie che nel tempo mi sostengono, fiero di poter contare sugli amici.

Gli esiti della battaglia, sono sulla bocca di tutti, in tutte le taverne dell’intera mappa.
Allegati
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Elfonano
Master
Messaggi: 135
Iscritto il: 11 gen 2012, 19:09

Re: Un brusco risveglio...

#2 Messaggio da Elfonano »

Sempre ai soliti... basta essere FORCCIONI e ti danno la R7....

BASTA!!!!!
steve1
Master
Messaggi: 136
Iscritto il: 21 gen 2012, 15:18

Re: Un brusco risveglio...

#3 Messaggio da steve1 »

:D
Delmut
Novellino
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Iscritto il: 03 set 2012, 13:24

Re: Un brusco risveglio...

#4 Messaggio da Delmut »

:D :D :D Bravissimi
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Bhurzhum
Master
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Iscritto il: 15 nov 2012, 10:29

Re: Un brusco risveglio...

#5 Messaggio da Bhurzhum »

:lol: :lol: :lol:
“Non ho parole, ma in certi casi è meglio non averne”
Freak Antoni
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